Sonic Arts Research Centre, I

Sonic Arts Research Centre, Belfast

Come promesso ne riparliamo. Presto, perchè la deadline per ICMC 2008 è vicinissima e voglio farvi venire l’acquolina, e perchè ne vale davvero la pena…

Come ho già  detto, l’istituto è nato nel 2003 e inaugurato nel 2004 dal compianto Stockhausen in quel di Belfast. Un posto all’avanguardia all’interno del secolare campus della Queen’s University.

Cominciamo dall’offerta formativa, vi farò aspettare un po’ per il pezzo forte, il Sonic Lab…

Cinque i corsi proposti per il Master of Arts Program, uno più allettante dell’altro:

Media and Theory

Investiga il ruolo del suono nei media contemporanei, dal punto di vist teorico, sì, ma in linea con la tradizione anglosassone, non dimentica il pratico, che già  ci fa sognare: i project work consistono nello studio del design di nuovi strumenti musicali e soprattutto di nuove interfaccia e strumenti per l’interfaccia uomo-macchina, ovviamente nel campo del suono.

Composition and Sound Design

Pane per i nostri e vostri denti: sound design per il multimediale, composizione e design sonoro in multicanale e con l’utilizzo di nuovi strumenti e interfaccia in particolare legati alle pratiche di improvvisazione. Per essere ammessi è necessario avere una robusta pratica nel campo del sound design e della composizione elettronica/elettroacustica. Il corso si svolge per la maggior parte sfruttando le tecnologie del Sonic Lab, e tra poco capirete perchè…

Ma prima:

Digital Signal Process

Eminentemente pratico, forgia esperti nel trattamento e nella sintesi digitale, nella ricostruzione di spazi acustici virtuali e negli effetti sonori speciali, per il mondo del cinema, della televisione, del multimediale, del 2.0…sfrutta e applica conoscenze di fisica e di acustica, è consigliata un’adeguata competenza nel campo.

Music Interfaces and Interaction

Studia le relazioni (anche nella storia della musica elettroacustica) tra l’uomo/il compositore e la tecnologia/la macchina. S’intende, si studia il passato per creare il futuro, per cui gli studenti si occuperanno di sensori, fili, caschi, gesti, colori, telecamere, luce, movimento…e qualcosa dovranno già  sapere, per accedere al programma.

Last but not least,

Computer Gaming

Aperto a chi ha già  esperienze di programmazione, diretto dal giovane Graham Mc Allister, il corso mira a creare i creatori di videogame del terzo millennio. Sfruttando la piattaforma Unity (di cui parleremo), che consente oltre alla programmazione in 3D anche la pubblicazione su Internet del proprio prodotto (oltre che naturalmente la pubblicazione su desktop), il corso comprendo lo studio di:

Computer games design, animazione 3D su Maya, sound design ed effetti audio di alta qualità , Game programming, ricostruzioni fisiche e matematiche in 3D, Intelligenza Artificiale.

Non manca il programma di PhD, i cui indirizzi di ricerca vanno dalla ricerca pura sulle arti basate sul suono e quindi: sound installation, composizione, Natural Interaction basata sul suono, Robot sonori, musica elettroacustica, sviluppo di software basati sul caro Max/MSP, eccetera. C’è poi Sound Design più specificamente basato su modelli di sviluppo fisico/acustici, Computer Game Audio, Suono e Accessibilità  per non-vedenti, Interazione uomo/macchina basata sul suono, creazione e sviluppo di nuovi strumenti.

Scelta, come vedete, ce n’è. Materiale di ricerca ce ne sarebbe da vendere…

Mi sono dilungata anche troppo, e, anche se qualcuno di voi andrà  di sicuro a curiosare, del Sonic Lab parleremo un’altra volta…molto presto.

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Sara Lenzi
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