I segreti dell’audiofotografia

In attesa dello speciale sulla conferenza CHI 2008, appena terminata a Firenze, vorrei segnalare un lavoro di alcuni anni fa di David Frolich e Ella Tallyn, che ha per la prima volta trattato il tema dell’audiofotografia, ovvero di quella pratica di combinare e catturare insieme i suoni e le immagini fotografiche.

Risultati dell'esperimento sull'audiofotografia

Audiophtography: Practice and prospects descrive i risultati di un’interessante sperimentazione effettuata su quattro famiglie inglesi nel lontano 1999.

A ognuna delle famiglie era stato fornito un speciale dispositivo, costituito da una fotocamera e da un dittafono dotato di un microfono esterno direzionale, il quale aveva la particolarità  di non consentire di catturare contemporaneamente il suono e l’immagine. Per questo motivo ogni membro delle famiglie poteva registrare un solo elemento per volta, che fosse suono o immagine.

L’analisi si spostava quindi sugli utilizzatori del dispositivo, i quali assumevano il ruolo di novelli sound designer, essendo quindi costretti dall’imperfetto strumento multimediale a combinare solo successivamente il suono con la fotografia, o la fotografia con il suono.

Dopo alcune settimane di test i risultati delle attività  di mixing sonoro degli utenti avevano permesso di identificare tre categorie di elementi audiofotografici:

  • sounds enliven photographs (fotografie animate dai suoni), in cui erano presenti suoni ambientali registrati prima o dopo la cattura della foto, con lo scopo di arricchire il valore dell’immagine statica;
  • photographs enliven sounds (suoni animati da fotografie), ovvero suoni che erano stati considerati interessanti e quindi che erano stati registrati inizialmente, a cui poi venivano aggiunte le foto appropriate in una fase successiva;
  • sound enhances memories (suoni che amplificano i ricordi), ovvero suoni che consentivano di ricordare con maggiore efficacia gli eventi presenti una fotografia.

Il lavoro di Frohlich in particolare non si è fermato qui, ma è arrivato fino alla pubblicazione di un intero libro dedicato alla pratica dell’audiofotografia: Audiophotography: Bringing Photos to Life with Sounds, in cui viene studiato il rapporto che gli utenti hanno con la fotografia domestica e con la possibilità  di arricchire le foto con il suono, andando a delineare un nuovo medium: l’audiofoto.

Il tema dell’audiofotografia è stato poi approfondito in vari articoli pubblicati negli anni successivi anche da altri gruppi di ricerca, che lo hanno legato a discipline diverse, come per esempio l’ubiquitous computing.

Ma di questo e altro parleremo tra qualche giorno sul post dello speciale CHI 2008.

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Gianpaolo D'Amico