Alcuni giorni fà siamo stati contattati dalla redazione di MioJob.it, il portale de La Repubblica dedicato al mondo del lavoro, per un’intervista sulla professione del sound designer in Italia.
Un breve scambio di mail con il disponibilissimo Pietro Scarnera (che ci ha scovati molto probabilmente grazie a san Google, sapete come vanno queste cose…) e nel giro di qualche ora sono stati pubblicati due nostri interventi: Professione sound designer, Creatori di suoni a lavoro e Sound engineer: la storia.
Nel primo articolo abbiamo parlato del mestiere del progettista del suono, delle attività che svolge, delle caratteristiche che deve avere, degli ambienti in cui è possibile formarsi e fare esperienza.
Nel secondo articolo invece Sara ha descritto la sua storia personale, ovvero il cammino che l’ha portata dalla frequentazione del corso di Musica elettronica del Conservatorio di Bologna fino alla creazione dell’agenzia di design sonoro Lorelei.
Un ringraziamento particolare và quindi alla redazione di MioJob, che ci ha dato la possibilità di raccontare una professione difficile, sicuramente non riconosciuta ufficialmente (lo diciamo per la centesima volta…), ma con una potenzialità fortissima, nonostante il momento economico mondiale in questo particolare periodo storico sia in condizioni cataclismatiche.
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Hey Gianpaolo, nell’intervento ‘Professione sound designer’, Pietro Scarnera ha involontariamente assegnato l’Oscar a ‘Wall-E’ per il miglior sound mixing, ma sappiamo che (ahimè) quest’anno il robot ha vinto “solo”nella categoria ‘Best Animated Feature Film of the Year’ (‘Slumdog Millionaire’ si è accaparrato il premio ‘Best Achievement in Sound’).
Cheers,
Matteo Milani
ciao Matteo, ho segnalato a Pietro l’imprecisione, speriamo in una correzione nei prossimi giorni. Comunque qualcosina in effetti il caro Wall-E nella categoria sund se la meritava…
La condizione italiana. Com’è la situazione per i progettisti del suono italiani? “Siamo indietro rispetto agli altri paesi – spiega D’Amico –, anzi direi che in Italia la professione è appena agli inizi e non è ufficialmente riconosciutaâ€. Il sound design può essere tuttavia una buona specializzazione da esibire, soprattutto per chi già lavora in un ambito creativo. “Una strada può essere quella degli studi multimediali, ad esempio Tempo reale a Firenze (www.temporeale.it), o Studio Azzurro a Milano (www.studioazzurro.com) che ha curato la mostra su Fabrizio De André in corso a Genova a Palazzo Ducaleâ€.
Salve Giampaolo, perche in questa parte dici che siamo in dietro, e non siamo riconosciuti, sai che esiste una sentenza vinta nel 2007 in cosiglio di stato, che riconosce la professione come artisti e non solo abbiamo fatto vari ricorsi contro siae, imaie e nuovo imaie, tuttora in attesa di processo nel 2015, per l’assegnazione dei diritti connessi, e per quanto riguarda che siamo in dietro non credo sia giusto, siamo stati i precursori i pionieri di questa arte facendo scuola in tutto il mondo, e tutt’ora si continua a fare, poi del resto nel nostro settore non investe piu nessuno, ed è per questo che non ci sono lavori all’altezza degli USA, ma scovando bene nelle sedi statunitense i maggior creatori di suoni sono ITALIANI.
ciao Paolo, non capisco a che tipo di sentenza ti stai riferendo e a quale professione, attendo tue news per risponderti correttamente
Ciao Giampaolo, ho semplicemente commentato una tua intervista sul sound designer, sorpra c’è un’estratto del tuo articolo e sotto il mio commento, per quanto riguarda la sentenza vinta nel 2007, puoi andare nel mio sito http://WWW.studio16sound.it sotto Creative Talent troverai il mio contatto tel, se vuoi domani ci possiamo anche sentire telefonicamente, ti spieghero’ a voce grazie e a presto.
ciao Paolo, ho compreso il tuo commento relativo all’estratto, ma non capisco veramente a cosa ti stai riferendo. Questo è un blog e i commenti sono pubblici, quindi le questioni vanno discusse qui, in modo che siano utili per tutti. Devi solo essere più chiaro nei commenti.
Io non sono a conoscenza di nessuna sentenza, se ci vuoi mandare un link, allora tutti possiamo avere un’informazione in più.