The School of Sound di Londra

Logo The School of Sound
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La School Of Sound di Londra è nata nel 1998 ed è diventata in pochi anni un importante forum di discussione sul suono, principalmente nell’ambito del cinema, estendosi poi al mondo della radio, del teatro, dell’arte e della musica.

Direttore della SOS è Larry Sider, un background come editor e sound designer di fiction, animazioni e documentari, ex capo del reparto di post-produzione presso il National Film and Television School. La sua partner in SOS è Diane Freeman, un passato come produttrice di documentari televisivi, nonchè come deputy director del PACT, il programma dei produttori independenti.

Gli incontri organizzati da Larry e Diane arrivano spesso ad esplorare altri temi come l’architettura e l’archeologia e le loro connessioni con il suono e l’acustica. Tra gli ultimi speaker si ricordano sound designer come Walter Murch, Skip Lievsay, Ren Klyce e Randy Thom, Michel Chion, l’editor Roberto Perpignani, il coreografo Joelle Bouvier, il direttore del teatro tedesco e compositore Heiner Goebbels, i compositori Michael Nyman, Carter Burwell e Louis Andriessen, il poeta Tom Paulin e i registi Lucrecia Martel, Nic Roeg e Ken Loach.

L’audience del forum è composta da artisti, professionisti e studenti provenienti da tutti i settori dei media e delle arti. La maggior parte lavora con le immagini o nell’ambito visual, ed infatti l’obiettivo principale di SOS è quello di rendere il pubblico più consapevole di come il suono e la musica operino in relazione alle informazioni visive.

Ogni edizione di SOS (che dura quattro giorni) attira in media un pubblico di circa 300 persone provenienti da 25 diversi paesi. La School of Sound non è quindi una vera e propria scuola, in quanto non esiste una sede o un personale ben preciso.

Oltre all’evento/convegno principale, ogni edizione è ricca di seminari, corsi e workshop. Ad agosto per esempio è stato organizzato ad Edimburgo un evento chiamato The Soundtrack, in cui 18 filmmaker hanno trascorso tre settimane lavorando sull’editing, il sound design, lo scoring e il mixing di un corto cinematografico. In questo modo i professionisti delle immagini si sono dovuti confrontare con le problematiche legate al suono, mentre i compositori e i sound designer hanno dovuto imparare a lavorare sulle immagini. E tutti insieme hanno imparato a interagire insieme sugli script e la narrativa dell’opera.

Ho raggiunto Larry via email e non ho resisito alla tentazione di fare una domanda molto  (ma molto) maliziosa, ovvero: according to your experience, what is the next more exciting theme related to sound?

Ecco la risposta di Larry:

From what I see, both in production and in my students’ work, there is a greater integration or crossover of forms and ideas. Experimental filmmakers are delving into narrative; documentary people are working more with fiction ideas or combinations of fact and fiction. In terms of sound, we are seeing more ideas from avant garde and installation work coming into narrative film. Immersive sound is clearly defining the way filmmakers and digital artists are thinking. But I think there is also a tension between surrounding your audience with sound or wanting to create an intimate experience. And here is where I see an interest in older style of sound, like mono, to break away from the trend for bigger, louder and wider sound in a-v productions.

Ringrazio di cuore Larry e Diane, nel frattempo sono in arrivo segnalazioni dei nuovi e interessanti eventi della School of Sound. Londra è sempre più vicina…

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Gianpaolo D'Amico

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