Strumenti per il sound designer post-moderno: i fratelli di MAX/MSP

Un sound designer post-moderno valuta gli strumenti del mestiere
Un sound designer post-moderno valuta gli strumenti del mestiere

Da qualche giorno ho terminato un corso dedicato agli strumenti per ambienti installativi multimediali. Ovviamente ho dedicato una buona parte delle lezioni ai software che vengono utilizzati ogniqualvolta il suono e l’interattività sono i principali protagonisti.

Partendo dalla pagina di Wikipedia sulla comparazione di ambienti per la sintesi audio ho creato una lista di risorse di vario tipo su alcuni dei software menzionati, aggiungendo poi un paio di tools utilizzati principalmente per le performance artistiche.

La piccola lista di risorse che propongo ovviamente non contiene il nostro caro amico MAX/MSP, che rappresenta attualmente, nel bene e nel male, lo standard de facto per lo sviluppo di ambienti interattivi multimediali.

Il primo della lista è Chuck, un linguaggio di programmazione audio per sintesi, composizione ed esecuzione in tempo reale. Nato in ambito prettamente scientifico, viene descritto in modo approfondito su una pagina di Wikipedia. Esista anche un bel tutorial in italiano da cui partire, che descrive come costruire un arpeggiatore.

Un software sicuramente più diffuso è CSound, un sintetizzatore ad architettura configurabile per la realizzazione di tutti i metodi di sintesi del suono. Anche in questo caso la pagina dedicata su Wikipedia è un buon punto di partenza. Una lista di tutorial in italiano molto interessante si trova sul sito Live Electronics.

Fratello minore di MAX/MSP è invece PureData, un linguaggio di programmazione visuale open source per la gestione e il processing di materiale multimediale. Nato dalla mano fatata di Miller Puckette, PD ha una community molto numerosa, che ha creato infatti un canale YouTube completamente dedicato. Sul sito di Adriano Castaldini è presente infine una piccola ma interessante lista di tutorial in italiano.

Un software che ultimamente sta facendo parlare molto di sè è poi SuperCollider, un linguaggio di programmazione per la sintesi audio in tempo reale. Dalla pagina dedicata di Wikipedia il passo successivo è sicuramente il manuale in italiano pubblicato dall’infaticabile Andrea Valle.

Una relativa novità in ambito multimediale è Quartz Composer, un linguaggio di programmazione visuale incluso negli Apple Developer Tools del sistema operativo Mac OS X 10.4. Molto utilizzato dai vj di mezzo mondo per la generazione di effetti video durante il mixing audio, Quartz presenta un wiki completamente dedicato, chiamato Quartz Compositions.

Last but not least, il pluripremiato Isadora, un ambiente grafico che fornisce il controllo sui media digitali, in particolare sulla manipolazione video in tempo reale. Nato dalla geniale mente di Mark Coniglio, questo software (che putroppo non presenta alcun risorsa in rete, se non il manuale ufficiale) viene utilizzato principalmente in ambito artistico-performativo.

Se questa lista di strumenti non vi basta e volete esagerare segnalo infine la pagina programming languages use for music sul sito di NoSuch Media, in cui viene descritta la maggiorparte dei linguaggi di programmazione e ambienti di sviluppo utlizzati in ambito sonoro.

A voi la scelta….

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Gianpaolo D'Amico